La Corte di Cassazione, con sentenza n. 27795/2018, si pronuncia finalmente sulla questione del contrassegno dei campioni gratuiti.
A fronte di prescrizioni estremamente stringenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, il Supremo Consesso accoglie la difesa del contribuente, mostrando particolare sensibilità alle necessità operative della promozione commerciale, che mal sopporterebbe vincoli eccessivi.
In assenza di una puntuale previsione normativa che preveda l’indelebilità del contrassegno, deve ritenersi che l’obbligo di contrassegnare i campioni sia correttamente assolto mediante l’apposizione di una etichettatura, eventualmente rimovibile, sui beni ovvero sull’involucro che li contiene, soprattutto qualora l’apposizione sul prodotto possa alterare le caratteristiche dei beni stessi, così da assumere rilevanza in sede di una attenta valutazione dei medesimi da parte dei potenziali acquirenti, anche in chiave comparativa con altri prodotti concorrenti.
L’articolo completo con approfondimento sul numero 2/2019 di GT- Rivista di Giurisprudenza Tributaria:
https://shop.wki.it/periodici/gt-giurisprudenza-tributaria-s13048/