Lo studio condotto dall’Osservatorio EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale), pubblicato lo scorso giugno 2019, ha evidenziato i danni derivanti dalla violazione dei diritti della Proprietà Intellettuale, che si ripercuotono non solo nelle tasche degli imprenditori, ma anche nella salute dei consumatori.
Ciò accade perché l’impresa dedita alla produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti non si preoccupa della qualità o sicurezza di quanto offerto al consumatore, il quale risulta essere esposto a seri rischi per la salute e la sicurezza. Si tratta, nello specifico, di rischi di natura chimica, lesioni, strangolamento, soffocamento, scosse elettriche, danni all’udito e rischi di incendio.
In particolare, dallo studio emerge che i giocattoli sono la tipologia di prodotto più contraffatta, seguiti da capi di abbigliamento e articoli di moda.
L’aspetto più allarmante riguarda la tipologia di consumatore: dai dati analizzati emerge che i bambini sono gli utenti finali dell’80% dei prodotti segnalati come pericolosi e contraffatti, a causa dell’impiego di componenti e materiali di qualità inferiore.
Il paese con la più alta produzione di merce contraffatta è la Cina, in quanto la percentuale di prodotti contraffatti esportati all’interno del mercato dell’Unione Europea è pari al 73%.
In conclusione, è importante che il consumatore venga sensibilizzato su come il fenomeno dell’acquisto di prodotti contraffatti possa costituire un pericolo anche per la salute e la sicurezza, al di là del danno economico generato della violazione dei diritti della Proprietà Intellettuale in capo ai rispettivi detentori.
Di seguito il testo integrale dello studio.
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