Nell’edizione 8/9 di GT – Rivista di Giurisprudenza Tributaria è stato pubblicato un commento alla sentenza 27 gennaio 2022, C-788/2019 che, riguardando la sentenza una normativa spagnola, ho avuto il privilegio di condividere con l’amico e collega Abg.do Diego Viñal Menéndez-Ponte, di AVCO.legal (https://avco.legal/en/), di Madrid, Lisbona e Vigo.
Con tale sentenza, la CGUE ha sancito la contrarietà al diritto dell’Unione Europea della normativa spagnola in materia di obbligo di dichiarazione dei redditi prodotti e delle attività detenute all’estero dai residenti del Paese iberico. La normativa eccede quanto necessario alla tutela degli interessi erariali ed è pertanto contraria al principio di proporzionalità.
L’articolo analizza tale sentenza e, per quanto ci interessa in Italia, soprattutto ne esplora gli effetti virtuali sull’analoga normativa nazionale.
In particolare, il commento evidenzia come la legislazione italiana, in relazione agli obblighi c.d. di monitoraggio fiscale (c.d. quadro RW) e alla tassazione dei redditi di fonte estera, presenti numerose analogie con quella spagnola, tanto in termini di contenuti, quanto di oneri, ma soprattutto, in termini di sanzioni per inadempimento.
Queste ultime, infatti, sono astronomiche e suscettibili di determinare, unitamente alle imposte, un vero e proprio effetto espropriativo, il tutto in un contesto di scarsa chiarezza della norma, abnormità dell’interpretazione della prassi, avalli giurisprudenziali che travalicano la ragionevolezza.
Un contesto tramortente, che spesso gli Uffici utilizzano come vera e propria arma psicologica per sopprimere anche il più flebile desiderio di difesa. Contesto, ed atteggiamento, che tuttavia con ogni probabilità non reggerebbero il vaglio del principio di proporzionalità che, molto più ragionevolmente, costituisce uno dei cardini dell’ordinamento comunitario ed impone di commisurare la sanzione a quanto strettamente necessario a dissuadere il contribuente dall’inadempimento.
Ben venga quindi la sentenza commentate e ben venga, d’ora in poi, le difese ampiamente argomentate sui principi espressi dalla medesima, soprattutto in punto di sanzioni.
Per maggiori dettagli si rinvia il gentile lettore alla pubblicazione su GT – Rivista di Giurisprudenza Tributaria, n. 8-9/2022.